Novità in tema di start up innovative e incubatori fiscali - Studio Bogoni - Consulenza fiscale e societaria
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Novità in tema di start up innovative e incubatori fiscali

La L. 193/2024, in vigore dal 18 dicembre a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuto in data 17 dicembre, rinnova e modifica le regole per le start up e le pmi innovative.

Si tratta di un secondo intervento sul tema in quanto, in ambito start up e pmi innovative, era già intervenuta la L. 162/2024 con modifiche volte a:

  • favorire l’accesso ai finanziamenti;
  • beneficiare di ulteriori incentivi fiscali.

 

Aggiornamento requisiti per Startup innovative

Il provvedimento aggiorna le disposizioni dello “Start up Act” contenute nel D.L. 179/2012 e identifica nuovi requisiti che si aggiungono ai precedenti per essere considerate start up innovative, ovvero:

  • l’obbligo di essere una micro, piccola o media impresa (MPMI) ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE;
  • avere un oggetto sociale esclusivo o prevalente nello sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, escludendo attività prevalenti di agenzia e consulenza.

Vengono, inoltre, individuati i requisiti per mantenere l’iscrizione nella sezione speciale del Registro Imprese oltre il terzo anno, fino a 5 anni complessivi, con un’estensione possibile fino a 9 anni per il passaggio alla fase di scale-up, subordinata a criteri di crescita.

 

Incentivi fiscali per gli investimenti

Le nuove disposizioni confermano e ampliano il regime di detrazioni fiscali previste per gli investimenti in start up innovative:

Detrazione Irpef 40% della somma investita, valida per i contribuenti che investono direttamente o tramite Oicr
Detrazione incrementata fino al 65% per investimenti che rientrano nel regime de minimis, con validità estesa fino al 31 dicembre 2025
Esenzione fiscale per redditi derivanti da investimenti qualificati effettuati in venture capital, riservata a casse di previdenza e fondi pensione, a condizione che almeno il 5% degli investimenti qualificati sia destinato a venture capital, soglia che salirà al 10% dal 2026

 

Nuove agevolazioni per incubatori e acceleratori

A partire dal 2025, incubatori e acceleratori certificati che investono direttamente o indirettamente in start-up innovative possono beneficiare di un credito d’imposta pari all’8% dell’investimento, fino a un massimo di 500.000 euro annui. Il contributo è concesso entro il limite complessivo di 1,8 milioni di euro annui.

 

Estensione delle agevolazioni fiscali

La Legge introduce ulteriori incentivi per le pmi innovative, offrendo un percorso alternativo per l’iscrizione al registro delle pmi innovative una volta conclusa la permanenza nel registro delle start up innovative. Tra le misure principali:

  • applicazione della detrazione Irpef per gli investimenti in pmi innovative;
  • strumenti per facilitare il passaggio delle imprese alla fase di scale up, inclusi incentivi per l’aumento di capitale e per l’ottenimento di brevetti.

 

Semplificazioni procedurali e vantaggi fiscali

La Legge ribadisce la possibilità di trasformare le eccedenze non utilizzabili delle detrazioni fiscali in crediti d’imposta compensabili tramite modello F24. Questo beneficio, introdotto dalla L. 162/2024, agevola gli investimenti effettuati a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023. Inoltre, per le imprese che non rispettano più i requisiti di start up innovativa, è possibile iscriversi al registro delle pmi innovative, garantendo continuità alle agevolazioni fiscali e agli incentivi.